Trovarsi coinvolti in una situazione imbarazzante è un’esperienza piuttosto comune, com’è comune dire una bugia. In queste circostanze capita – soprattutto alle persone timide – di sentirsi il viso in fiamme. E allora cerchiamo di guardare altrove, di nasconderci disperatamente sperando che chi si trova di fronte a noi non si sia accorto di nulla. Ma perché si arrossisce?
Secondo AsapSCIENCE, il rossore è una reazione del sistema nervoso simpatico. Quando ci si sente in imbarazzo, il nostro corpo rilascia adrenalina che accelera il battito cardiaco e dilata i vasi sanguigni, per migliorare l’afflusso di sangue e di ossigeno. Le vene del viso reagiscono a questo rilascio di adrenalina scatenando il classico rossore. Questa reazione non avviene in nessun altra parte del corpo, motivo per cui noi non arrossiamo ovunque ma soltanto in volto. Inoltre, studi recenti affermano anche l’importanza della funzione sociale dell’arrossamento. Un gruppo di psicologi olandesi ha scoperto che le persone sono più propense a vedere di buon occhio o perdonare qualcuno che ha commesso un’azione imbarazzante se quest’ultimo arrossisce visibilmente. Un test eseguito su un campione di 130 studenti dell’Università di Groningen, Paesi Bassi, ha confrontato la reazione di ogni persona nei confronti di una donna che raccontava loro un incidente imbarazzante, arrossendo oppure non arrossendo. A conferma delle aspettative degli studiosi, gli studenti hanno mostrato un maggior grado di simpatia e fiducia nei confronti della donna che arrossiva in volto. Si pensi che è possibile anche ricorrere ad un intervento mirato a recidere il nervo che provoca l’arrossamento, ma si tratta tuttavia di provvedimenti drastici che causerebbero problemi ben più grandi, ad esempio un aumento della sudorazione facciale. Alla luce di ciò, forse la scelta più saggia sarebbe imparare a convivere con i nostri difetti… Rossore compreso.
Perché si arrossisce?

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