Perchè si dice “Longu a Matula”

In dialetto siciliano è un’espressione che, di solito, serve a descrivere una persona inutilmente alta. La prestanza fisica del soggetto, infatti, non è accompagnata da nessun’altra qualità (soprattutto intellettuale) e la sua utilità è pari a quella di una birra analcolica. Questo modo di dire, però, trova la sua origine in un antico oggetto (parecchio curioso) in uso, in Sicilia, fino a poco più di un secolo fa. Era un lungo tubo foderato di raso all’interno e imbottito di bambagia, ed era un dono nuziale. Veniva, infatti, donato ai novelli sposi per la loro prima notte di nozze ed era collocato sotto le lenzuola del letto nuziale. Il motivo non è dei più gradevoli. Durante la giornata di festa, gli sposi si abbandonavano a epiche abbuffate di cibo e a tanti brindisi con gli invitati. Ciò, ovviamente, lasciava presagire che durante la notte, gli stessi avrebbero avuto un’intensa attività….meteorica: Aria. E mica di montagna! La funzione del tubo, quindi, era quella di condurre fuori dal letto le flatulenze e, perciò, l’imboccatura veniva appoggiata alla “sorgente” dell’aria. Però si sa che il gas è restio a farsi imprigionare da un po’ di bambagia e l’aria (con il relativo odore) riusciva a trovare la propria via di fuga.

Quindi, il tubo, nonostante la sua lunghezza, non era adatto allo scopo. Era inutile. Era “a matula”.

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