Secondo i dati contenuti nel report ed elaborati dal National consortium for the study of terrorism and response to terrorism (Start), nel 2013 si sono verificati in totale 9.707 attacchi terroristici (il 43% in più rispetto al 2012). Quasi 18 mila persone sono morte e 32 mila sono rimaste ferite. I primi Paesi per attentati subiti sono Iraq (2.495, il doppio rispetto al 2012), Pakistan e Afghanistan. Le organizzazioni responsabili appartengono ad al Qaida o sono a essa affiliate. I talebani sono i primi per attacchi perpetrati (641), seguiti dallo Stato Islamico di Iraq e Levante (Isil, che opera in Iraq e Siria) e da Boko Haram, operante in Nigeria e (di recente) in Camerun. I maoisti indiani sono quarti, mentre al Shabaab, che è attivo in Somalia e Kenya, è quinto. Cittadini e proprietà private sono i principali bersagli degli attentati (3.035 target), seguiti da forze di polizia e obiettivi governativi. (fonte Limes – Rivista italiana di Geopolitica)
Sono dati che riguardano persone, vite umane, individui, io non ho paura. Città a cui viene negata la loro bellezza storica e culturale, io non ho paura. Sono pregiudizi che si affermano, io non ho paura. Sono armi vendute da chissà chi, chissà quando, io non ho paura. Sono Pil che non cresceranno, io non ho paura. Sono bambini che non vedranno il mondo, io non ho paura. Sono giovani che non ascolteranno concerti, io non ho paura. Sono anziani che piangeranno quei figli, io non ho paura. Sono botti e spari, io non ho paura. Sono divise macchiate di sangue, io non paura. Sono grida di dolore, io non ho paura.
IO NON HO PAURA.
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