Sabir: la lingua del Mediterraneo

Il Mediterraneo era, un tempo, punto cruciale di snodi commerciali, dove uomini provenienti da tutto il mondo si scambiavano merci e facevano cultura. Anche la cultura è uno scambio, ma perché lo scambio avvenga è opportuno comprendersi. Fu così che, per superare questa difficoltà, venne utilizzata una “lingua di servizio”, che aveva il principale obiettivo di collegare la diversità, facendola intendere immediatamente.

Il Sabir – probabilmente dal catalano saber (sapere) – veniva parlata in tutti i porti del Mediterraneo ed era costituita al 70% di italiano, al 10% di spagnolo e presentava chiare influenze provenienti dall’arabo, dal siciliano, dal turco, dal greco e dall’occitano. Costruita su un sistema grammaticale estremamente semplificato, questa lingua cominciò ad essere parlata dal Medioevo fino al XIX secolo ed esprimeva l’esigenza di comunicare, di rendersi comprensibile e di comprendere oltre i propri confini territoriali. Era pertanto la lingua della libertà.

Ed è esattamente questo lo spirito del SabirFest, manifestazione culturale che si terrà a Messina dall’8 all’11 ottobre con l’intento di rendere la città uno “spazio aperto di ragionamento e di riflessione”, in cui sarà possibile confrontarsi attraverso la letteratura, l’arte e la politica, parlando “una sola lingua”  – che è poi la lingua di tutti.
In queste quattro giornate di Ottobre, strade, piazze ed edifici del centro storico di Messina ospiteranno questo importante evento, che ha raggiunto con successo la sua seconda edizione.

scirokko.it sarà media partner della manifestazione.

Per maggiori informazioni: SabirFest

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