Stello Quartarone: Art House Gallery

Messina, città che troppo spesso non conosce la sua linfa vitale, inconsapevolmente e paradossalmente la custodisce, come in realtà è facile che accada, nei posti più impensabili o poco conosciuti. Uno di questi è un comune condominio di via Grattoni, al III piano, dove appena si supera il cancello e si procede verso una delle due palazzine che lo formano, se si alza lo sguardo in sù, si individua subito un balcone illuminato da luci colorate, come di un discobar. Ebbene, è una vera e propria casa, ma un po’ particolare… una casa – museo, una dimora d’arte contemporanea. E’ l’abitazione di Stello Quartarone, artista messinese, da anni noto in città e nella provincia soprattutto per mostre personali e collettive e per sculture di arredo urbano; innamorato della sua città tanto da contribuire, consapevolmente, costituirne la famosa “linfa”.
Nel suo appartamento, l’Art House Gallery, visitabile previo contatto telefonico e già visitato negli anni da diverse scuole, custodisce quelli che lui chiama “i colori dell’anima”, costituenti le sue “vacanze della psiche”: oggetti d’arredo ed opere su tela, carta, garza, metallo… pittosculture, sculture ed un gabbiotto dove, chiudendone la porticina e metaforicamente rinfrescati nella mente da un tubo di ferro di una doccia, ci si può abbandonare alle riflessioni più profonde.
In realtà, l’intero appartamento è un’opera d’arte. Dedicato innanzitutto alla donna, a colei che genera, che fa innamorare, che alle volte inganna, ma anche che disarma. Già l’ingresso (arredato da sculture ed opere simboleggianti l’universo e la figura femminile) è come se fosse un grande utero, che accoglie e che “prepara alla vita”, espressa da Quartarone nelle stanze successive attraverso una esplosione di colore, anche fluorescente, e di opere tutte rivolte verso quella meravigliosa e nel contempo misteriosa dimensione che è la vita.
Perfino i XII Apostoli con Lui non sono più soli con la creazione di XII “Apostole”!
Ogni parte della casa è letteralmente attraversata dal colore e dall’arte. Arte e colore che non risultano, però, mai invadenti e che lasciano sempre presente la sensazione di non essere in un sogno ma profondamente nella realtà.
L’obbiettivo dell’artista, che dopo aver condotto una carriera nel campo del design e degli arredi navali nel 1999 si congedò dal suo lavoro per dedicarsi totalmente all’arte ed alla realizzazione di questa abitazione, è quello di dare voce all’anima, per esprimere, in piena libertà e oltre i confini della perfezione formale, sé stesso.
Si rese davvero conto del suo amore per l’arte a 16 anni, cimentandosi, per puro diletto, nella scultura. Dapprima dedicandosi ai materiali poveri, innanzitutto al legno. Usando poi il gesso, l’argilla, la pietra ed il marmo. Interessanti e sinuose le sue maschere grottesche in alabastro, a cui non si dedica più(purtroppo direi, in quanto belle e molto interessanti soprattutto se accostate alla sua arte più recente) e che non facevano preludere a quella che sarebbe poi diventata la sua arte: ricerca materica, sperimentazione.
Stello non crea solo per dare libero sfogo alla sua anima, ma sperando di incontrare anche l’anima di chi osserva la sua arte, invitandola ad esprimersi a sua volta liberamente. Anche per questo, nel corso della sua attività, si dedicò anche a coloro che sulla mente non potevano fare affidamento se non per la creatività: i malati psichici del Centro Diurno Camelot (ex ospedale Mandalari, viale Giostra, Messina). Insieme al Dott. Matteo Allone, fece in modo che essi potessero entrare in contatto con la realtà attraverso l’arte ed in buona parte ci riuscì (vedi Gaetano Chiarenza, artista outsider messinese, deceduto prematuramente ed oggi studiato in Italia e che forse sta anche superando la soglia del proprio paese).
La sua abitazione è una casa, una galleria d’arte contemporanea, un punto di ritrovo per amici, un luogo di incontro della mente e del corpo.

Si ringrazia per le fotografie il fotografo Davide Lupica

P.s. Art House Gallery: Messina, via Grattoni n.39, scala B, III piano. Visitabile previo contatto telefonico.
Recapiti: 090 361902

Laura Faranda

Laura Faranda

Nata a Messina nel 1984. Critica e curatrice di Arte Contemporanea. Anche Dottore di Ricerca in Geografia Umana e Culturale, per questo particolarmente sensibile all'interazione arte/territorio. Ama l’arte ed ogni suo riflesso: dalla tradizione artistica medievale alle espressioni di avanguardia, purché non si cada nel cattivo gusto. Desiderosa di conoscenza, sperimenta spesso i più diversi canali di ricerca. Per scirokko.it cura si occupa di critica d'arte contemporanea e della promozione di nuovi artisti e di eventi culturali messinesi e siciliani.
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