Un anno tra Furore e Lealtà

10891879_748651458564789_2741897084342752873_nLe festività hanno riportato in città Vincenzo Nibali, che ha presentato alla “Feltrinelli” il suo libro dal titolo “Di furore e lealtà”, prima fatica letteraria nella quale ha raccontato le gesta di una carriera esaltante.

Il campione ha ricevuto l’abbraccio dei messinesi e firmato autografi, svelando i passaggi più importanti dell’opera, scritta con il supporto di Enrico Brizzi. “Ho scelto Brizzi perché lo ritenevo il più adatto per un testo di questo tipo. All’interno non vi sono allenamenti e tabelle, bensì il percorso che ho compiuto per arrivare a questi successi. Nella biografia sono contenuti dei racconti veri, non c’è nulla di inventato e Brizzi ha saputo esaltare il tutto con grande semplicità”.
Analizzando i vari trionfi, su tutti Vuelta, Giro d’Italia e Tour de France, il ricordo va soprattutto agli inizi, nella sua Messina. “Sono cresciuto qui, pedalando con la bici per le traverse cittadine. Devo ringraziare ovviamente i miei genitori per gli enormi sacrifici che hanno fatto per portarmi in giro per la Sicilia e farmi scoprire da nuove società. A quei tempi mi allenavo sui Colli o giungendo fino a Capo d’Orlando. Pensavo a divertirmi, correndo senza assilli. Per cercare il salto di qualità sono stato costretto ad andare fuori dalla mia Regione, trasferendomi in Toscana. Lì non ho trovato soltanto un team, ma una vera famiglia”. A Mastromarco, dove arrivò a 15 anni, viveva infatti in una mansarda sopra la casa della famiglia Franceschi.
La lotta al doping lo vede oggi in prima fila. “L’Uci si è ormai specializzata nei controlli. La ricetta giusta è stata quella di effettuarli a sorpresa. Un’autentica rivoluzione, in una fase di ricambio generazionale, per garantire una maggiore chiarezza”.
L’agenda del 2015 di Nibali è fitta, con un appuntamento cerchiato in rosso nel calendario. “Affronterò inizialmente il Tour di Dubai, per poi essere in Oman. Quindi mi dedicherò alla Tirreno-Adriatico ed alla Milano-Sanremo. Lascio, però, una porta aperta al Giro d’Italia. Il mio desiderio per la corsa rosa è anche quello di poter correre presto una tappa a Messina. Magari accadrà già nei prossimi anni. L’obiettivo principale di questa stagione resta comunque il Tour de France”.

A cura di messinasportiva.it

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