Come ogni anno, di venerdì santo, le strade di Messina sono prese d’assalto per assistere alla secolare Processione delle Barette, narrazione scultorea della Passione di Cristo.
Il termine “Barette” si riferisce alle origini della celebrazione, quando un’immagine dell’Addolorata e un simulacro di bara con il Cristo venivano portate a spalla.
È senza dubbio tra le ricorrenze locali più suggestive che vede impegnati rappresentanti di alcune famiglie che hanno il preciso compito di curare una baretta e guidare i portatori durante il corteo processionale.
La stazione di partenza è presso la Chiesa del Nuovo Orator
io della Pace in via 24 Maggio (che conserva l’originario portale in pietra calcarea con l’iscrizione “Firmiter Aedificata MDCVIII”), dove vengono anche custodite durante l’anno.
È una tradizione secolare le cui origini risalgono al 1610, quando l’Arciconfraternita di Nostra Signora del SS. Rosario, fusa con quella dei Santi Apostoli Simone e Giuda, deliberava di promuovere e realizzare una processione di statue rievocanti gli ultimi istanti di vita di Cristo, da effettuarsi nella notte del Giovedì Santo.
Inizialmente le barette erano tre ma poi il gruppo scultoreo si arricchì con le altre statue, tutte in carta pesta, legno e gesso.
Tra le barette più suggestive vi sono quella del “Cristo che cade sotto il peso della Croce”, l’”Orazione nell’Orto”, il “Cristo flagellato”, l’”Ecce Homo, il “Crocifisso”, L’”Addolorata”, il “Cristo nella bara”, la “Pietà”.
Oggi, alle 17:30, il corteo partirà dall’Oratorio della Pace per poi percorrere Vie XXIV Maggio ed E. Martinez, Corso Cavour, Vie T. Cannizzaro, Garibaldi, I Settembre, Piazza Duomo (sosta per ricevere la Benedizione impartita dall’Arcivescovo), Oratorio S. Francesco (a ‘nchianata di Varetti), XXIV Maggio e rientro in Chiesa. La manifestazione è organizzata e gestita dalla “Confraternita del SS. Crocifisso Ritrovato”.
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