Volevo essere Brava! Arriva l’esercito delle post mestruate | scirokko.it

Quand’è che un film, un concerto o uno spettacolo possono realmente definirsi di successo? Forse quando il botteghino registra incassi stratosferici, o con un sold-out a teatro? Non solo. La reale buona riuscita di un evento avviene quando lo spettatore ha la voglia di tornare a vedere la rappresentazione in questione non appena calato il sipario; quella voglia di rivivere le stesse emozioni, di lasciarsi andare a quelle stesse risate, o pianti, che non ha potuto trattenere durante quell’ora di intrattenimento. Questo è quanto è accaduto a noi di scirokko.it non appena abbiamo assistito, eccezionalmente, alle prove generali di “Volevo essere Brava!”, pièce teatrale ideata e diretta da Paride Acacia. L’organizzazione dello spettacolo ha dato al nostro giornale, unica testata messinese, la concessione di partecipare ad un’anteprima, grazie alla quale abbiamo avuto l’opportunità di assaporare quanto lavoro ci sia dietro la creazione di un’opera: l’impegno della compagnia, la severità del regista e della coreografa, e la loro minuzia nel curare ogni piccolo dettaglio per rendere ogni istante perfetto ed emozionante.

E’ stato lo stesso regista, durante gli ultimi accorgimenti e correzioni prima del debutto – che avverrà il prossimo 4 marzo, con repliche giorno 5 e giorno 6, alla Sala Laudamo – a raccontarci le ragioni che lo hanno invogliato a mettere in scena Volevo essere Brava!: “L’opera prende spunto dal testo scritto da Eve Ensler, The Perfect Body, autrice dei più famosi Monologhi della Vagina. Entrambi gli spettacoli hanno come protagoniste le donne e i loro universi: mondi trava10422147_10208751318209113_2229477998629499072_ngliati, confusi, di cui linee di confine sono le cicatrici che ripercorrono i loro corpi e le loro menti”. Il regista fa urlare, piangere, disperare, a ritmo di musica rock, le sue otto anime cinicamente deboli, ricreando un microcosmo femminile all’interno di una Spa, campo di addestramento per l’esercito rosa che deve annientare quei difetti che non deformano solamente un apparente aspetto fisico sbagliato, ma soprattutto sgranano l’immagine mentale che le stesse hanno di sé. Volevo essere Brava! diventa così il confessionale di Helen, Bernice, Carmen, Tiffany, Dana, Carol e Nina, muse di una società in cui si accede attraverso lo specchio dell’apparenza. Le sette protagoniste si raccontano a Eve, bisbigliando ad alta voce i tormenti di quell’inferno del quale sono padrone e schiave. Lame di bisturi, punture di botulino, conati e getti di vomito dopo ogni pasto, sono questi i mezzi utilizzati dalle “cavie d’amore” per costruire e ottenere il premio da conquistare. Valori estetici e morali s’intrecciano in una società cattiva e brutalmente contemporanea.

Gli otto monologhi che si susseguono, tra coreografie e canti, creano un legame di empatia con chi ascolta quei racconti che, forse, celano piccoli tormenti che ognuno di noi nasconde con le maschere e i trucchi che abilmente impara ad utilizzare per offrire un’immagine migliore. Paride Acacia ha affidato l’interpretazione del suo spettacolo a un gruppo di abilissime attrici della Compagnia teatrale Vaudeville, di Alessandro Alù. L’applauso finale lo dedicherete dunque a Gabriella Cacia, Francesca Gambino, Elvira Ghirlanda, Laura Giannone, Rita Lauro, Anna Musicò, Giovanna Verdelli e Milena Bartolone, le quali, inconsapevolmente, hanno dato voce e corpo a tutte quelle donne che non trovano un palcoscenico su cui raccontare l’opera della loro vita.

Video promo di Volevo essere Brava! clicca qui. 

Regia di Paride Acacia

Movimenti coreografici di Sarah Lanza.

Data: 4 e 5 marzo alle ore 21:00 –  6 marzo alle ore 18:00

Durata 55 minuti

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