Lei se l’è cercata e lui era senegalese

Se l’è cercata”. E’ la cosa peggiore che si possa anche solo pensare,  quando una donna subisce una violenza o peggio, viene ammazzata. Strangolata, accoltellata, sparata, abusata fino alla fine. E l’ho percepito tra le righe e tra le facce della gente persino dopo la morte di Ashley Olsen, la donna americana uccisa da un ragazzo senegalese a Firenze, senza un vero apparente motivo. Lei se l’è cercata e lui era senegalese. Mi viene da vomitare se penso che raccontarsi un fatto possa diventare di suo un incetta di luoghi comuni volgari e razzisti. E si è detto di tutto, troppo. Cosa importa se Ashley avesse fumato, o bevuto troppo, o fatto uso di sostanze stupefacenti, cosa importa se è stata lei ad abbordarlo e a portarselo a letto, cosa importa adesso che una donna è stata uccisa. E’ il particolare che sfugge a tutti ogni volta che accadono fatti del genere. Una donna è morta. Questa è la storia. E cosa importa se lui è senegalese, americano, italiano, clandestino o ”regolare”. E’ un uomo che ha ucciso una donna, è una persona che ne ha ucciso un’altra, è un omicidio, punto. Non dovrebbe servire nessun altro particolare, nessun altra spiegazione, nessun altra giustificazione. Era bionda ed era bella, non mi risulta che tutto il resto delle vittime fossero belle e bionde. Ci sono persone che vengono uccise. Ma se poi ne dobbiamo fare necessariamente un fatto politico o peggio ancora culturale (che cosa significa culturale? che ci sono persone culturalmente autorizzate ad uccidere?) allora tutti noi siciliani siamo mafiosi e tutti noi siamo assassini e tutti siamo delle capre a credere che sia così.

Ileana Panama

Ileana Panama

Filosofa dallo spirito libero e passionario. Mille difetti e un solo pregio: la caparbietà. Pare che per essere il direttore basti. Non ama le mezze misure, le mezze parole e le mezze stagioni. Onestà intellettuale ed educazione, queste le cose che apprezza negli altri. Profondamente attaccata alle sue radici, è tornata, dopo un lungo vagabondar per restare ma soprattutto per Fare. Imperdibili le sue interviste.
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