Al Teatro Annibale la rassegna della Scuola sociale di teatro

Daniele Gonciaruk è il regista de L’amore ai tempi di Shakespeare”, uno studio-spettacolo nel quale 20 giovani allievi si sono messi alla prova con la drammaturgia shakespeariana, rivisitata in una vertigine giocosa fatta di travestimento e musica, che, da “Il mercante di Venezia”,  “Come vi piace”, “La dodicesima notte” e “Sogno di una notte di mezza estate”, ha fatto emergere il tema dell’amore in tutte le sue innumerevoli sfaccettature.

Lo spettacolo si inserisce in una rassegna cominciata il 30 maggio al Teatro Annibale con “I Masnadieri” di Schiller, che, supportato dal sostantivo Vendetta, si è caratterizzato per lo svolgimento convulso e violento molto vicino alla nostra attualità. La fondazione della Scuola sociale di teatro, con i suoi laboratori, seguiti da 48 attori, professionisti ed allievi, tra i 15 ed i 75 anni ha dato vita anche ad un fortunato gemellaggio con gli studenti e la città calabrese di Palmi.

Divisi in “Compagnia dei giovani” ed in “Compagnia del giardino” per gli over 50, i quattro spettacoli portati in scena, su idea dello stesso regista, suggeriscono un messaggio che ne specifica l’impatto emozionale: il desiderio di superare le differenze generazionali di attori e spettatori legati in un unanime abbraccio nei confronti del Teatro.

La rassegna proseguirà, spostandosi al Teatro Savio, il 13 e 14 giugno, con “Verso il giardino dei ciliegi”, accompagnato dalla qualificazione Amore, tratto dalla versione originale di Cechov, rielaborata dal regista e dai 15 attori over 50, che promette forti emozioni, per l’incontro tra la poetica degli interpreti e quella del testo.

La conclusione, è affidata al quarto spettacolo, il 20 e 21 giugno, contrassegnato dalla Follia, una favola comica per adulti, su incomunicabilità e alienazione, dal titolo “La città dei pazzi”, uno spaccato della società odierna, incapace ormai di ascoltare.

Caterina Costa

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