Teresa Mannino torna con il suo spettacolo “Sono nata il 23”, dopo la tournée invernale che l’ha vista protagonista in un excursus in cui si racconta con l’ironia che la contraddistingue. Quando la raggiungo al telefono mi dice “Non ho voce sono disperata, colpa di questo caldo, di quest’aria condizionata, sono pazzi! “. Non si risparmia comunque alle domande e alle battute che in realtà sono una estensione del suo modo di essere. Mi colpisce non solo la sua solarità che conoscevo attraverso il suo lavoro ma soprattutto la sua consapevolezza di donna. Una donna che con spirito e vivacità ha saputo restare se stessa e proprio di se stessa parla in questo spettacolo.
Vedremo una Teresa (quasi)… inedita?
“Sì. Racconto la mia infanzia, di me bambina in Sicilia negli anni ’70, come sempre, o quasi, nel cabaret si parte da se stessi. In questo spettacolo, totalmente nuovo, scritto ad hoc per il teatro insieme a Giovanna Donini, volevo qualcosa che la gente non avesse mai sentito. Mentre quello precedente, bene o male, era un insieme dei monologhi che avevo fatto a Zelig. C’è, ovviamente anche molta Sicilia, non riesco a non raccontarla, sono siciliana dentro, profondamente”.
Quanto è difficile essere comica?
“Mah… diciamo che io non avevo alternative: sono sempre stata comica, non so, un po’ per difesa all’inizio, un po’ per “ruolo familiare” sono la più piccola e sono anche la rivoluzionaria di casa”.
E per sedurre, usi sempre l’ironia o ti trasformi in una “panterona” ?
“Diciamo che non ho più voglia di sedurre, mi sono fermata, sono molto innamorata ma posso dire che ho conquistato tutti gli uomini che ho amato”.
Il numero 23 nella smorfia intende…
“Sì, so che intende “fortuna”, diciamo così, ma io non sono una scaramantica né ho riti o gesti scaramantici. A Zelig spesso indossavo il colore viola e quando mi chiedevano di cambiarmi rispondevo che tanto avrei indossato le mutande di quel colore e dato che i miei monologhi andavano bene, alla fine si sono dovuti ricredere tutti”.
Le tappe del tour in Sicilia:
8 agosto – Acireale (CT) – Piazza Duomo
9 agosto – Tindari (ME) – Teatro Greco
10 agosto – Partanna (TP) – Teatro in Pietra
11 agosto – Palermo – Teatro di Verdura
12 agosto – Agrigento – Valle dei Templi
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