Ricorre oggi il 108esimo anniversario del Terremoto di Messina. Era l’alba del 28 dicembre del 1908 quando le due città dello Stretto sono state distrutte. Si tratta di una delle tragedie più catastrofiche dell’intero ventesimo secolo. Vogliamo ripercorrere il drammatico evento attraverso i numeri che hanno segnato la pagina più triste e dolorosa della storia della nostra città.
Il sisma si è verificato alle ore 5:20’27’.
La durata della scossa è stata di 37 secondi.
L’intensità registrata del terremoto è stata pari al 10° grado della scala Mercalli.
Secondo le stime, il sisma ha ucciso fra 50 e 100 mila persone, tra Messina e Reggio Calabria.
Si calcola che oltre il 90% di Messina è stato raso al suolo.
Poco dopo la scossa un distruttivo tsunami ha colpito le rive delle due città. Le onde hanno raggiunto altezze tra i 6 e i 12 metri.
Aveva solo 7 anni il giovane scrittore Salvatore Quasimodo al momento del terremoto, testimone di quella tragedia che raccontò anche nella poesia “Al Padre”.
50 mila dollari e 16 navi della flotta americana sono stati messi a disposizione dal presidente degli Stati Uniti, Theodore Roosevelt, per aiutare la popolazione messinese.
Su 200 finanzieri della caserma della Guardia di Finanza i sopravvissuti sono stati solo 41.
Nella stazione ferroviaria, di 280 impiegati, solo in 8 coloro rimasti in vista.
A seguito del crollo del cinquecentesco Ospedale Civico, su circa 200 tra pazienti, medici e infermieri, ci sono stati solo 11 superstiti.
In occasione del centesimo anniversario del Terremoto di Messina, Poste Italiane ha immesso un francobollo, stampato dall’Officina Carte Valori dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, del valore di 60 centesimi.
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