Caro Professore,
anche se è limitante chiamarla “semplicemente” Professore perché Lei resta in maniera assolutamente indiscussa molto di più. Ma si sa, il nostro Paese è per eccellenza quello in cui se non hai un’etichetta, un epiteto o fai diventare il tuo cognome UN cognome, non sei nessuno. Abbiamo proprio bisogno di mettere le cose in dei compartimenti stagno, chiusi ermeticamente e guai a farli mescolare o confondere! Politico=Ladro, Velina=Calciatore, Autoreggente=”Una Facile” e così potremmo continuare all’infinito.
Mentre io ai contenitori pieni di freddi e asettici principi incontrovertibili, avrei preferito quello che in fisica si chiama Principio dei vasi comunicanti, Lei è un letterato ma so che il suddetto principio (secondo il quale un liquido contenuto in due o più contenitori comunicanti tra loro, in presenza di gravità, raggiunge lo stesso livello originando un’unica superficie equipotenziale), lo conosce bene. Ecco! Se applicassimo il principio dei vasi comunicanti al nostro Paese, probabilmente avremmo molti meno problemi e l’unica superficie equipotenziale, lo dice la parola stessa, sarebbe un Paese che equamente si potenzia vicendevolmente. Il Nord potrebbe regalare al Sud le proprie ambizioni, e viceversa, ed essere una cosa sola non solo davanti allo schermo di un mondiale di calcio.
So che non è necessario ricordarle che in Sicilia è successo tutto e di tutto. E so anche che siamo talmente nazional popolari che abbiamo dato fiato alle trombe, sguainato la spada come nei migliori romanzi di Salgari, tirato fuori l’orgoglio che non abbiamo ma che divampa dentro di noi quando uno “straniero” si permette di venire in casa nostra a criticare il nostro quieto vivere, fatto di disordine, ingordigia, aberrazione e caos.
Lei ha sbagliato solo una cosa, caro Prof., e non è la parola “merda” accanto a Sicilia, perchè noi ce la mettiamo continuamente vicino anche solo per lamentarci nel traffico cittadino, Lei ha sbagliato perché ha detto la verità e la verità a noi siciliani ci disturba, ci infastidisce, ci irrita, perché lo schifo che c’è in quest’isola lo possiamo commentare solo noi, solo noi siamo talmente presuntuosi da poter dire che la nostra terra fa schifo. Quanto siamo piccoli, talmente piccoli da pensare che Lei volesse addirittura farsi pubblicità.
Mi permetto di darle un consiglio: la prossima volta che viene in Sicilia dica che è una terra meravigliosa e basta. Firmi le sue copie, magari intoni una canzone e se ne tornasse a casa sua. Del resto, a cosa servono gli intellettuali se non a firmare copie e scrivere canzoni.
0 Commenti