Cannolo vuole dire Sicilia

Se dici Sicilia dici Cannolo! E’ il dolce che ci invidia tutto il mondo e come tale è stato ufficialmente riconosciuto e inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf). Una leccornia di cui tutte e nove le città sicule pretendono la paternità ma a quanto pare, affonda le sue origini a Caltanissetta, “Kalt El Nissa” locuzione che in arabo significa “Castello delle donne”, a quei tempi sede di numerosi harem di emiri saraceni.

La leggenda si snoda in due versioni; una vuole che le favorite dell’emiro,  per passare il tempo, si dedicassero alla preparazione di prelibate pietanze, in particolare di dolci e in uno dei tanti esperimenti culinari avrebbero “inventato” il cannolo, allusione evidente alle “doti” del sultano. Il cannolo dunque esprimerebbe, un significato di fecondità, di forza generatrice e di allontanamento delle influenze maligne. La seconda ipotesi vuole che i cannoli siano stati preparati per la prima volta in un convento nei pressi della città nissena in occasione del Carnevale. Suore o concubine, diverse nella loro castità, probabilmente nel loro intimo non lo erano così tanto di fronte al piacere voluttuoso offerto dal magnifico dolce. Del resto, si sa, ci sono peccati ai quali non è proprio possibile resistere!

Ogni anno la Sagra del cannolo a Piana degli Albanesi (PA). Qui, oltre alla sfilata di carri carnevaleschi (che si svolge ogni anno dal 13 Gennaio al 10 Febbraio), si possono gustare cannoli di tutte le grandezze, dai cannolicchi ai cannoli di dimensioni spropositate che deliziano lo spirito e il palato.

La ricetta:  giallozafferano.it/Cannoli-siciliani

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