La città scomparsa

Risa, dal nome della principessa che la governava. Così, secondo una leggenda forse poco nota, si chiama la città le cui rovine si troverebbero in fondo alle melmose acque del lago di Torre Faro. Risa, caratteristica per le sue bianche mura in pietra, era una cittadina molto ricca, centro di scambi commerciali e culturali tra le popolazioni siciliane in epoca pre-greca. Un violento terremoto rase però al suolo la città, facendola sprofondare per diversi metri sotto terra ed uccidendo tutti coloro che la abitavano. Al posto della fiorente città rimase un fossato, che riempitosi negli anni di acqua piovana diede luogo alla formazione dell’attuale lago. La leggenda narra che in particolari condizioni climatiche, quando le acque sono limpide e stagnanti, è possibile scorgere le mura dell’antica città e, secondo i pescatori del luogo, pare che alcune notti è possibile udire i rintocchi della campana di Risa, interpretati come ammonimento a non avventurarsi con le barche in mare perché è in arrivo una tempesta (“Si sona a campana i Risa è megghiu non pigghiari pi fora!”).

Molte sono state le immersioni compiute per provare la veridicità di questa leggenda, in seguito alle quali sono state rinvenute anfore di età bizantina e i resti di un’imbarcazione. Di seguito vi proponiamo il video dell’indagine sottomarina compiuta dagli Indagatori del Paranormale in collaborazione con l’associazione Mare Nostrum Italia.

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