La nostra Grande Bellezza

Ieri, domenica 12 aprile, sarebbe cominciata la raccolta differenziata promossa dal Comune e da Messinambiente. Uso il condizionale perché, i risultati di questa operazione li vedremo solo tra qualche settimana ma soprattutto se ognuno di noi sarà in grado di seguire le istruzioni che riporta la lettera informativa inviata per posta.  Ad ogni giorno della settimana è stato assegnato un rifiuto da separare dagli altri che, ove possibile, verrà riciclato e porterà benefit alle nostre tasche  con una diminuzione del costo del servizio.

Le cronache, sono piene zeppe di pagine legate a quel malsano business che l’immondizia ha rappresentato. “La terra dei fuochi” è solo l’ultimo delle brutture di un Paese, il nostro,  che attualmente è la nazione che detiene il maggior numero di siti (50) inclusi nella lista dei Patrimoni dell’Umanità (www.unesco.it/cni/index.php/siti-italiani). La Sicilia, in questo elenco, non è da meno: Agrigento, Piazza Armerina, le Eolie, Siracusa, l’Etna sono tutti luoghi patrimonio di quello che è la nostra cultura che, a quanto pare viene continuamente mortificata dalla nostra noncuranza ma soprattutto dalla nostra ignoranza. Mi sono sempre chiesta perché la gente abbandona l’immondizia per strada, qual è il motivo, la necessità. E mi sono data una risposta: maleducazione, una strana forma di maleducazione perché le case, le automobili e i giardini di questi individui sono lindi e pinti. Come a dire che quello che è fuori dal mio perimetro di vita non è affare mio quando è esattamente il contrario. E’ proprio appena metto piede fuori da casa mia e, lo so, è retorico dirlo, che dovrei curarmi di quello che ho intorno. Un parco, una strada, un’aiuola, sono tutti beni comuni di quella che viene definita società civile.

Sto pensando a Mimmo e Stellario, si, ai due protagonisti di Cafon Street. Non oso immaginare come si rapporterebbero loro alla raccolta differenziata. E intanto spero  che tutti quelli che si sganasciano guardando gli episodi dei due messinesi doc e che praticamente ridono di se stessi, guardandoli, con quella puzzetta sotto al naso, si rendano conto che quella puzzetta proviene dallo stesso marciapiede davanti alla loro villetta dove hanno appena abbandonato l’ennesimo sacco di inciviltà.

Ileana Panama

Ileana Panama

Filosofa dallo spirito libero e passionario. Mille difetti e un solo pregio: la caparbietà. Pare che per essere il direttore basti. Non ama le mezze misure, le mezze parole e le mezze stagioni. Onestà intellettuale ed educazione, queste le cose che apprezza negli altri. Profondamente attaccata alle sue radici, è tornata, dopo un lungo vagabondar per restare ma soprattutto per Fare. Imperdibili le sue interviste.
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