L’orologio batte il minuto. Si alza il sipario del Palcó

Quante volte abbiamo immaginato, con il rammarico di non averlo mai vissuto, di ritrovarci seduti ad un tavolino, con in mano un bicchiere di vino rosso, in buona compagnia naturalmente, mentre su un palcoscenico, tra le luci soffuse del locale, suonava un gruppo jazz, o durante l’esibizione di attraenti ballerine di cancan. Quest’atmosfera anni ’30 scatena fantasie dal sapore vintage che nella nostra epoca è impossibile ritrovare, anzi, si credeva impossibile riproporre. Sembra invece che Messina sia pronta a tornare indietro nel tempo, viaggiando a ritroso nella storia, per rivivere l’esclusività dei salotti parigini a cavallo tra le due guerre, e lo fa riaprendo le porte del luogo culto del divertimento messinese, che ha visto il passaggio di intere generazioni di giovani, adesso cresciuti, maturi al punto giusto per continuare a trascorrere momenti di intrattenimento all’interno di una location di incanto.

Il tempio dello spettacolo, musica, teatro, e tanto altro, di cui stiamo parlando lo sentirete nominare spess1o in questi giorni e nei prossimi mesi, perché davvero rappresenta una rottura con tutto quello che la città ha offerto fino ad ora. In via Don Blasco ormai è tutto pronto per la serata di debutto del Palcó. Questa sera si alzerà il sipario dell’esclusivo ritrovo, desiderato, ideato, fortemente voluto, e progettato da Maurizio Arnao, figura chiave della movida messinese, che si è spinto oltre l’immaginazione per regalare alla sua Messina un ritorno al passato, con una rilettura moderna. Il Palco’ è stato realizzato con lo scopo di ricreare un ambiente raffinato, curato nel minimo dettaglio, all’interno del quale sarà l’arte l’unica protagonista. Sono previsti eventi di musica live, jazz, rappresentazioni teatrali, numeri di cabaret, e finalmente, anche il tanto atteso burlesque; tutto questo accompagnato dalla degustazione di ottimi vini e con taglieri di alta qualità, perfetta combinazione tra passione per lo spettacolo e per il gusto.

scirokko.it ha avuto la possibilità di sbirciare in anteprima l’allestimento del Palcó, un’esclusiva del nostro giornale, merito anche della guida d’eccezione ch12 MBe ci ha accompagnato dietro le quinte del “teatro”. L’allestimento e l’arredamento del Palcó sono stati affidati alla mano esperta dell’architetto e scenografo Mariella Bellantone, nome conosciuto nell’ambiente teatrale e cinematografico, sia messinese che nazionale: suoi gli allestimenti delle più importanti messe in scena di Ninni Bruschetta, direttore artistico del Teatro Vittorio Emanuele, di cui curerà anche la prossima pièce, l’Amleto. Se la mente del Palco’ è di Maurizio Arnao, certamente il corpo e l’anima risiedono nella creatività della Bellatone, la quale ha visto nascosto tra i resti dell’ex discoteca messinese un immenso potenziale, trasformando quella che era un’asettica sala da ballo in un vero palcoscenico teatrale, ma non solo. La Bellantone ha tradotto e resa concreta l’idea originale di Arnao, ovvero dare vita ad un ambiente che potesse ricordare il clima che ha caratterizzato la società culturale degli anni trenta, sotto l’influenza della corrente Art Déco.

L’architetto ci ha raccontato che: “L’obiettivo del Palcó è di far respirare allo spettatore un’atmosfera unica, accompagnando l’ospite indietro nel tempo, negli anni in cui il teatro, e lo spettacolo, erano al centro de9lle attività sociali e culturali”. Il risultato finale è un ambiente che pone l’accento soprattutto sulla funzionalità dello spazio mettendo in evidenza la raffinatezza degli interni con tinte calde e neutre. Una scelta efficace e di buon gusto in cui emerge tutta la creatività dell’architetto con segni forti in cui ritrovarsi per riassaporare gli affascinanti anni ’30. Il tempo è il tema centrale del progetto che ha come emblema un orologio le cui lancette segnano le 21.11, ora simbolica in cui avrà inizio lo spettacolo. L’elemento focale del Palcó lo ritroviamo spesso all’interno del locale: come sfondo del palcoscenico, un grande quadrante che richiama immediatamente l’attenzione di chi varca le porte del teatro immaginario; appeso ai muri; sul bancone del bar e della reception, accuratamente decorati da eleganti lampade, realizzate da Linda Schipani, ingegnere ambientale ed eco-designer. La Schipani, inoltre, ha creato, in sinergia con lo scenografo, altri componenti unici del locale, ovvero i tavolini: banchetti, dalla forma ellittica, cattureranno l’attenzione degli ospiti per l’originalità con cui sono stati pensati: la chicca sta proprio alla base del tavolo, che poggia su vere gambe di ballerina.

L’inaugurazione si terrà questa sera, con l’esibizione musicale del gruppo Sikular Retrò…che lo spettacolo abbia inizio!

Dario Donnina

Dario Donnina

Giornalista trentaquattrenne messinese, laureato prima in Lingue e Letterature Straniere, poi in Metodi e Linguaggi del Giornalismo presso l’Università di Messina. Ha trascorso periodi di studio e lavoro all’estero. Dal 2011 al 2013 coordinatore dell’Hay Festival Segovia, evento internazionale che si svolge ogni settembre a Madrid. Su scirokko.it è sua la firma della rubrica Storie.
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