Risorse Smart: dalla Sicilia nuova vita agli scarti agro-alimentari

Quattro donne, un sogno condiviso: tutelare l’ambiente riutilizzando ciò che viene considerato “rifiuto”. Sono Grazia Sicali, Maria Grazia Signorello, Marilu Federico e Roberta Selvaggi, giovani professioniste riunitesi da Catania e Messina nell’ambizioso progetto della società start-up Risorse Smart srls Network per la valorizzazione dei sottoprodotti organici”. La società delle quattro professioniste si rivolge in primis al mondo dell’agricoltura. “Risorse Smart vuole connettere domande ed offerte di scarti e sottoprodotti attraverso la valorizzazione di biomasse residuali di processi agricoli per produrre feed, energy e byproducts – affermano le ideatrici – un progetto costituito a partire dalle numerose esperienze che ognuno di noi ha registrato negli anni“. Un esempio? “Paglia, sansa, scarti di potatura, deiezioni di bovini, ma anche siero e pastazzo residuo della spremitura. La nostra start up nasce proprio con l’intento di non sprecare tutti quei prodotti che invece hanno un potenziale“. Come si impiegano questi sottoprodotti, trattati oggi come rifiuti? “Semplice: mettendo in contatto chi li produce e chi, come gli impianti di biogas, li può trasformare in qualcosa di prezioso. Colmando il gap tra domanda e offerta“.
Più opportunità, meno inquinamento ambientale, nessuna perdita economica, la scommessa delle quattro siciliane a breve partirà ufficialmente in Sicilia, presto anche opere su scala nazionale con possibilità di contatti con l’estero.
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